Poetry for Carnival – Poems per tutte le età!
Il Carnevale è un ottimo momento per imparare una poesia divertente, piena di vita, colore e speranza. Sia che tu abbia dei bambini e desideri insegnargli alcune poesie tipiche del Carnevale, sia che tu voglia goderti i versi più belli che sono stati scritti su questa celebrazione, non perderti il seguente articolo di OneHOWTO.
È una buona selezione di poesie che coprono i grandi temi di questo festival, con versi della stessa Gloria Fuertes o del portoricano Luis Llorens Torres. Pronto a divertirti? Queste sono le poesie di Carnevale per grandi e piccini che abbiamo scelto per voi e per i vostri.
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- Se mi dipingo la faccia
- sotto un cappello
- Voglio fare una foto
- criniera di capelli rigidi
- Doña Pitu Piturra
- canzone di carnevale
- Dipingi la tua faccia, indossa la maschera
- Carnevale
Se mi dipingo la faccia
Iniziamo con una delle nostre poesie di Carnevale preferite per bambini e adulti: "Se mi dipingo la faccia" di C. Muscarsel . Breve, divertente e molto facile da imparare, questa poesia di Carnevale è perfetta per i bambini da recitare a scuola. Dice così:
Se mi dipingo la faccia
con tanti colori
e decorare il mio vestito
con nastri e fiori,
si canto canzoni
e indosso una maschera,
ridi con me
perchè è carnevale
sotto un cappello
La seconda opzione di questo compendio di poesie di Carnevale per bambini è "Sotto il cappello", di B. Sanz . Questa piccola e graziosa poesia si legge così:
sotto un cappello
rotte
da cui pendeva a
fiore
sembra il viso
sorridente
di un pagliaccio
sognatore.
I suoi capelli sono arancioni
il suo naso rosso
e una grande cravatta
di quadri lo appese.
Che scarpe fantastiche!
Che pantaloni larghi!
Che buchi nei calzini!
Com'è divertente questo pagliaccio!
Voglio fare una foto
Questa è un'altra delle poesie di carnevale per bambini o adulti che ci piacciono di più, come è stata scritta dal grande poeta andaluso Rafael Alberti . Una poesia bella e stimolante ideale per i più piccoli da imparare a recitare :
Voglio fotografarmi, voglio
nel mio vestito da lanciere,
con il mio elmo e il suo spolverino.
E voglio essere il primo!
criniera di capelli rigidi
Gloria Fuertes è uno dei riferimenti più importanti in termini di letteratura spagnola per l'infanzia. Per questo il suo nome non poteva mancare nella nostra lista di poesie di Carnevale. Emozionati e impara a recitare con la poesia di Carnevale che Fuertes ha lasciato per il divertimento dei più piccoli:
criniera di capelli rigidi
per cattivo.
Una pallina da ping pong
nel naso
e mi sorride sdentato
di felice.
le orecchie che sporgono
-Come la-.
Gli stivali,
grande e rotto
E sulla punta del cappello
un pon pon di velluto
Corti,
Giacca lunga,
e un cappio come un'elica
di cravatta
le tue tasche sono piene
di battute e battute.
oltre al pagliaccio
È un musicista e un poeta
dopo aver detto versi
suonare la tromba.
è già tuo amico.
l'importante signor Clown
diventa triste
se non ci presti attenzione.
Doña Pitu Piturra
Un'altra poesia del Carnevale di Gloria Fuertes per i più piccoli da recitare e cantare mentre si recano alla festa. Dice così:
Doña Pitu Piturra
ha dei guanti
Doña Pitu Piturra
molto stravagante.
Doña Pitu Piturra
ha un cappello
Doña Pitu Piturra
con una piuma
Doña Pitu Piturra
ha una scarpa
Doña Pitu Piturra
è largo.
Doña Pitu Piturra
ha dei guanti
Doña Pitu Piturra
l'ho già detto!
canzone di carnevale
Anche l'amato poeta e giornalista nicaraguense ha lasciato tra i suoi gioielli la poesia del Carnevale; versetti che anche oggi ci commuovono e ci fanno sorridere. Questa poesia di Carnevale è più lunga delle precedenti, tuttavia puoi sempre chiedere al tuo piccolo di scegliere i versi che gli piacciono di più e di interpretarli. Lo amerai!
Musa, la maschera si prepara,
prova con aria gioviale
e divertiti e ridi alla festa
Del carnevale.
Ridi alla danza che gira,
mostra la gamba rosa,
e suona, come una lira,
la tua risata
Per volare più leggero
metti due foglie di rosa,
come sta il tuo partner
La farfalla.
E che nella tua bocca sorridente,
chi si unisce al coro allegro,
lascia l'ape porteña
il suo miele dorato.
Unisciti alla mascherata
e mentre un clown fa una smorfia
con la faccia dipinta
come Frank Brown;
come rivela Arlecchino
che ruba il prisma dei suoi coloranti
e appare Pulchinella
con la sua gobba,
Ho dato a Colombina il bello
cosa penso di lei,
e stappare una bottiglia
per Pierrot.
Lascia che ti dica come fa rima
i suoi amori con la luna
e farti una poesia in una
pantomima.
serenare l'aria,
suona l'auro bandolino,
porta una frusta d'argento
per la milza .
Sii lirico e bizzarro;
con la cetra sia greco;
o gaucha, con la chitarra
di Santos Vega.
Muovi il tuo splendido busto
per le strade pittoresche,
e gioca e decora il Corso
con rose fresche.
Di perle acque un tesoro
di Andrade nel nido reale,
e nell'hopanda di Guido,
polvere d'oro.
Dolori e duelli dimenticano,
cantare delizie e amori;
cerca il fiore dei fiori
per la Florida:
Con l'armonia che ami
di rime cristalline,
e defogliare le loro piante,
un madrigale.
Piroetta, balla, ispira
versi folli e gioviali;
celebrare la lira gioiosa
i carnevali.
Le loro grida e le loro canzoni,
le loro truppe e i loro costumi,
le sue perle, tinture e pizzi
e pon pon.
E porta la brezza veloce,
sonoro, argentino, fresco,
la vittoria della tua risata
funambolo
Dipingi la tua faccia, indossa la maschera
Come vestirsi a Carnevale? E cos'altro dà! L'importante, come ci mostra questa poesia di Carnevale , è divertirsi.
Dipingi la tua faccia, indossa la maschera.
Non vedi che siamo già a Carnevale!
Alcuni dei pirati, dei romani di più,
Andranno per le strade questo Carnevale.
Cerca tra le cose, d'altri tempi,
perché tutto va bene a Carnevale.
Clown e maghi, e anche un generale,
indosseranno i loro abiti questo Carnevale.
Indossa la maschera, l'abito, il costume.
Tutto va bene per Carnevale.
Carnevale
Concludiamo questa selezione di poesie di Carnevale con i favolosi versi del portoricano Luis Llorens Torres . Hai il coraggio di impararlo?
Bella narrativa di regine e re…
Oh, carnevale, buon carnevale,
che aggioga i tuoi yunta dei migliori buoi
e arare la carne avanti e indietro del valzer.
Aratro quo tu scuoti i cuori,
in solchi di dolore e di piacere,
e sradica le radici e i ceppi,
lasciato dai raccolti di ieri.
Rimane, nudo, l'arrapato era,
adatto per la nuova primavera,
che predice il grido d'amore.
Grido e tromba della guerra fruttuosa
in cui anche i lombrichi
sognano il sogno del fiore.
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