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Chi erano i puritani: storia e caratteristiche

I puritani sono i seguaci del puritanesimo, un movimento inglese sorto durante il XVI secolo. Lo scopo di questo movimento era, appunto, quello di “purificare” la Chiesa d’Inghilterra da tutte le forme non previste dalle Sacre Scritture.

I puritani credevano che la Chiesa d’Inghilterra fosse ancora intrisa di pratiche e credenze cattoliche, che consideravano corrotte e non in linea con la riforma protestante che stava avvenendo in Europa. Essi desideravano una Chiesa più semplice e più fedele agli insegnamenti biblici.

I puritani erano rigidi osservanti della morale e del comportamento virtuoso. Credendo nell’importanza della disciplina e dell’autocontrollo, si sforzavano di vivere una vita pura e separata dal mondo. Erano contrari al lusso, agli svaghi mondani e a tutto ciò che consideravano peccaminoso.

Molte delle loro convinzioni erano basate sull’interpretazione letterale della Bibbia e sulla predestinazione, secondo la quale Dio ha già predeterminato chi sarà salvato e chi sarà condannato. Questa dottrina della predestinazione era centrale nel pensiero puritano.

I puritani erano anche fortemente impegnati nell’educazione e nella diffusione della fede. Credevano che ogni persona dovesse essere in grado di leggere la Bibbia e comprendere direttamente la volontà di Dio. Per questo motivo, promuovevano l’istruzione e fondarono scuole e università.

Durante il periodo della guerra civile inglese, i puritani ebbero un ruolo significativo. Molte delle loro idee, come l’abolizione della monarchia e l’instaurazione di una repubblica, influenzarono il corso degli eventi.

Nonostante la loro influenza, i puritani non furono accettati dalla società inglese in generale. Spesso venivano perseguitati e considerati come estremisti religiosi. Molti puritani, infatti, furono costretti a cercare rifugio in altre parti del mondo, come l’America settentrionale, dove hanno svolto un ruolo importante nello sviluppo delle colonie.

Qual era la definizione dei puritani?

Il movimento dei puritani è emerso in Inghilterra nel XVI e XVII secolo come un tentativo di riformare la Chiesa anglicana, rendendola più in linea con i principi religiosi del calvinismo. Originariamente chiamati in modo sarcastico “puritani”, questi rigoristi cercavano di eliminare qualsiasi elemento nella Chiesa che potesse richiamare il cattolicesimo. Il loro obiettivo era di purificare la Chiesa inglese da ciò che consideravano pratiche corrotte e non bibliche.

I puritani erano profondamente influenzati dalla dottrina calvinista, che afferma la predestinazione e l’importanza della grazia divina nella salvezza. Essi credevano che la Chiesa dovesse essere purificata da tutte le pratiche ritualistiche e cerimoniali che consideravano come idolatria. Pertanto, l’architettura delle chiese, l’abbigliamento dei sacerdoti e persino l’uso di immagini religiose venivano visti come idolatria e dovevano essere eliminati.

I puritani puntavano anche a una maggiore moralità nella società inglese. Essi si opponevano alle pratiche considerate immorali, come il gioco d’azzardo, il consumo eccessivo di alcol e la promiscuità sessuale. Cercavano di promuovere uno stile di vita basato sulla disciplina personale e l’osservanza rigorosa dei comandamenti di Dio.

Nonostante le loro intenzioni nobili, i puritani furono spesso oggetto di persecuzioni e repressione da parte del governo e della Chiesa anglicana. Molti di loro emigrarono in America, dove fondarono colonie come la Massachusetts Bay Colony e la Plymouth Colony, dando così un contributo significativo allo sviluppo del puritanesimo in America.

Perché si chiamano puritani?

I puritani devono il loro nome al loro desiderio di “purificare” la Chiesa d’Inghilterra da ciò che consideravano influenze cattoliche residue nella dottrina e nella liturgia. Questo movimento nacque nel XVI secolo, durante il periodo della Riforma protestante, quando diversi gruppi di cristiani iniziarono a cercare di riformare la Chiesa d’Inghilterra in modo più radicale rispetto a quanto fatto fino ad allora. I puritani erano particolarmente influenzati dalla teologia calvinista, che metteva l’accento sulla predestinazione e sulla necessità di una vita cristiana moralmente pura.

I puritani erano spesso associati alla classe dei gentiluomini di campagna, che avevano nominato predicatori più competenti e di formazione calvinista. Questi predicatori puritani, spesso provenienti da famiglie aristocratiche, erano desiderosi di portare avanti una riforma più radicale della Chiesa d’Inghilterra. Essi volevano eliminare le pratiche e le dottrine che consideravano ancora influenzate dalla Chiesa cattolica, come ad esempio l’organizzazione gerarchica del clero, la liturgia elaborata e l’uso di immagini sacre.

I puritani credevano nella necessità di una Chiesa più “pura” e basata esclusivamente sulla Parola di Dio. Essi promuovevano la lettura della Bibbia, la predicazione dei sermoni basati sulle Scritture e una vita cristiana moralmente rigorosa. I puritani erano spesso critici nei confronti delle pratiche e delle credenze tradizionali della Chiesa d’Inghilterra, che consideravano come un residuo dell’era cattolica.

In conclusione, i puritani si chiamavano così perché volevano “purificare” la Chiesa d’Inghilterra dalle influenze cattoliche residue. Essi erano influenzati dalla teologia calvinista e desideravano una Chiesa basata esclusivamente sulla Parola di Dio, con una liturgia semplice e una vita cristiana moralmente pura.

I puritani hanno fatto cosa?

I puritani hanno fatto cosa?

Il termine “puritani” si riferisce a un gruppo di persone che seguono il puritanesimo, un movimento religioso nato nell’ambito del protestantesimo calvinista inglese nel XVI secolo. Questo movimento aveva come obiettivo principale la purificazione della Chiesa Anglicana da tutte le pratiche e le dottrine che non erano previste dalle Sacre Scritture. I puritani erano quindi molto rigorosi e rigidi nelle loro pratiche religiose, cercando di eliminare ogni forma di corruzione e di ritorno al cattolicesimo romano.

I puritani cercavano di vivere una vita in conformità con i dettami della Bibbia e di essere un esempio di fede e virtù per gli altri. Credevano nella predestinazione, cioè che Dio avesse già deciso chi sarebbe stato salvato e chi no, e che la salvezza dipendesse solo dalla grazia divina. Per questo motivo, si impegnarono a vivere in modo virtuoso e a evitare ogni forma di peccato.

I puritani si distinsero per la loro semplicità e austerità nel vestire e nel comportarsi. Evitavano lusso e ornamenti, considerandoli segni di vanità e distrazione dalla fede. Erano anche contrari al teatro, ai balli e ad altre forme di divertimento considerate immorali.

Inoltre, i puritani erano noti per la loro forte opposizione all’episcopato e alla gerarchia ecclesiastica. Ritenevano che la Chiesa dovesse essere guidata da ministri e pastori eletti dalla comunità, senza un’autorità centrale. Questo li portò a essere perseguitati e emarginati dalla Chiesa di Stato e a cercare rifugio in colonie come quella di Plymouth in America.

In conclusione, i puritani hanno svolto un ruolo significativo nella storia religiosa e sociale dell’Inghilterra del XVI e XVII secolo. Con il loro impegno per una vita virtuosa e in conformità con i dettami biblici, hanno cercato di riformare la Chiesa Anglicana e di influenzare la società nel suo insieme. La loro influenza si è estesa anche oltre i confini inglesi, con le loro colonie in America che hanno contribuito alla formazione degli Stati Uniti.

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