Paesi che non usano il calendario gregoriano: ecco quali sono
L’Etiopia, il Nepal, l’Iran e l’Afghanistan sono alcuni dei paesi che non utilizzano il calendario gregoriano. Mentre la maggior parte del mondo segue il calendario gregoriano, questi paesi hanno adottato calendari diversi che si basano su sistemi lunari o solari differenti.
In Etiopia, ad esempio, il capodanno cade la notte del 12 settembre secondo il loro calendario, che è conosciuto come il calendario etiope o il calendario ge’ez. Questo calendario è utilizzato anche in Eritrea. Il capodanno etiope è festeggiato con grandi celebrazioni e viene chiamato Enkutatash, che significa “regali di gioie”. Durante questa festa, le persone si scambiano regali e partecipano a diverse attività culturali.
Il Nepal utilizza il calendario nepalese, che si basa sul calendario lunare. Il capodanno nepalese, chiamato Navavarsha, cade solitamente a metà aprile. Durante questa festa, le persone fanno visite ai templi, partecipano a processioni religiose e si scambiano auguri di buon anno.
In Iran, il calendario persiano è ancora in uso. Il capodanno persiano, chiamato Nowruz, cade all’inizio della primavera, solitamente il 21 marzo. Nowruz è una festa molto importante in Iran e viene celebrata con feste di famiglia, scambi di regali e la preparazione di un tavolo speciale chiamato Haft-Seen, che simboleggia l’abbondanza e la prosperità.
Anche in Afghanistan, il calendario persiano è ancora utilizzato. Il capodanno afghano, chiamato Nowruz, viene festeggiato in modo simile a quello in Iran, con feste di famiglia e la preparazione di tavoli speciali.
Dove non si usa il calendario gregoriano?
Anche se il calendario gregoriano è considerato il più preciso mai ideato, presenta comunque alcune imperfezioni nella stima dell’orbita effettiva della Terra attorno al Sole. Tuttavia, il margine di errore di questo calendario è estremamente ridotto, pari a soli 6 giorni ogni 10.000 anni. Nonostante la sua precisione, ci sono ancora alcuni paesi che non utilizzano il calendario gregoriano.
Uno di questi paesi è il Nepal, che utilizza un calendario chiamato Vikram Samvat. Questo calendario è basato sul calendario lunare e viene utilizzato principalmente per scopi religiosi e culturali. Inoltre, l’Iran utilizza un calendario chiamato calendario persiano, che è un calendario solare basato sull’equinozio di primavera. L’Afghanistan utilizza un calendario simile a quello iraniano, mentre l’Etiopia utilizza il calendario etiopico, che è un calendario solare basato sul calendario copto egiziano.
Questi paesi hanno scelto di mantenere i loro calendari tradizionali per motivi storici, culturali o religiosi. Pur non utilizzando il calendario gregoriano, questi paesi spesso tengono conto delle date del calendario gregoriano per scopi commerciali e internazionali. Ad esempio, molti eventi internazionali e transazioni commerciali vengono ancora pianificate utilizzando il calendario gregoriano, anche nei paesi che non lo adottano ufficialmente. Questa combinazione di calendari tradizionali e l’uso del calendario gregoriano dimostra la diversità e la complessità del modo in cui le persone organizzano e tengono traccia del tempo in tutto il mondo.
Qual è il calendario russo?
I cristiani ortodossi russi seguono il calendario giuliano per celebrare il Natale, che cade il 7 gennaio. Questo calendario è diverso dal calendario gregoriano utilizzato nella maggior parte dei paesi del mondo. Il calendario giuliano è stato introdotto da Giulio Cesare nel 45 a.C. ed è basato sulle osservazioni astronomiche. Tuttavia, nel corso dei secoli, si è rivelato inadeguato per tenere il passo con l’anno tropico, che è la durata effettiva di un anno solare. Ciò ha portato alla creazione del calendario gregoriano nel 1582, che è stato adottato da molti paesi.
La differenza tra i due calendari si basa sulla discrepanza tra l’anno tropico e l’anno civile. L’anno tropico è il tempo che impiega la Terra per compiere una rivoluzione attorno al Sole, ovvero circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Il calendario giuliano considera un anno di 365 giorni e 6 ore, aggiungendo un giorno bisestile ogni 4 anni. Tuttavia, questa aggiunta non è sufficiente per compensare l’errore accumulato nel tempo, quindi il calendario giuliano si è gradualmente allontanato dall’anno tropico.
Per risolvere questo problema, il calendario gregoriano ha introdotto una regola più precisa per i giorni bisestili. Secondo questa regola, gli anni divisibili per 4 sono bisestili, tranne quelli divisibili per 100 che non lo sono, a meno che non siano divisibili per 400. Ad esempio, il 1900 non è stato un anno bisestile perché è divisibile per 100 ma non per 400, mentre il 2000 è stato un anno bisestile perché è divisibile sia per 100 che per 400.
Nonostante il calendario gregoriano sia stato adottato dalla maggior parte dei paesi, i cristiani ortodossi russi continuano a seguire il calendario giuliano per le loro festività religiose. Questo significa che il Natale ortodosso russo viene celebrato il 7 gennaio secondo il calendario giuliano, 13 giorni dopo il Natale del calendario gregoriano. Questa differenza di calendario è spesso fonte di confusione e di discrepanze nelle date delle festività religiose.
Che calendario usano i cattolici?
Il calendario utilizzato dai cattolici è chiamato calendario gregoriano. Esso prende il nome da Papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582.
Prima dell’introduzione del calendario gregoriano, i cattolici seguivano il calendario giuliano, che era basato sulle osservazioni astronomiche dell’epoca. Tuttavia, nel corso dei secoli, si era accumulato un piccolo errore nel calendario giuliano, che faceva sì che le date si spostassero rispetto alle stagioni.
Per correggere questo errore, Papa Gregorio XIII incaricò un comitato di astronomi di creare un nuovo calendario. Il calendario gregoriano prevedeva una correzione del calendario giuliano, eliminando alcuni giorni dal mese di ottobre 1582. Inoltre, furono introdotte regole per il calcolo della data della Pasqua, che è la festa più importante per i cristiani.
Il calendario gregoriano fu dapprima adottato nei paesi cattolici come Italia, Spagna e Portogallo, ma in seguito si diffuse in gran parte del mondo, grazie alla sua maggiore precisione rispetto al calendario giuliano. Tuttavia, ci sono ancora alcune eccezioni, come ad esempio la Chiesa ortodossa, che utilizza ancora oggi il calendario giuliano per calcolare la data della Pasqua.
In conclusione, il calendario gregoriano è il calendario utilizzato dai cattolici e da molte altre persone in tutto il mondo. Grazie alle sue correzioni astronomiche e alle regole precise per la data della Pasqua, è diventato lo standard internazionale per la misurazione del tempo.
Dove si usa il calendario giuliano?
Il calendario giuliano, introdotto dall’imperatore romano Giulio Cesare nel 45 a.C., è ancora in uso in alcuni paesi e da alcune chiese. In particolare, l’Etiopia adotta il calendario giuliano sia a livello governativo che religioso. In Etiopia, il nuovo anno inizia il 11 settembre (12 settembre negli anni bisestili) secondo il calendario giuliano, che è circa 7 anni e mezzo in ritardo rispetto al calendario gregoriano comunemente usato in gran parte del mondo.
Oltre all’Etiopia, il calendario giuliano è seguito anche da alcune chiese ortodosse. Ad esempio, la Chiesa ortodossa serba, macedone, russa, georgiana e di Gerusalemme utilizzano ancora il calendario giuliano per calcolare le date delle festività religiose. Ciò significa che le date delle celebrazioni come la Pasqua possono variare rispetto al calendario gregoriano. Tuttavia, alcune di queste chiese hanno adottato anche il calendario gregoriano per scopi civili o in alcune occasioni specifiche.